Lo sguardo “nuovo” e attento di nove studenti dell’Università di Ferrara sul territorio del Delta, la biodiversità, il ruolo identitario e attivo della Bonifica
FERRARA, 26 gennaio 2023 – Le ricerche sui cambiamenti del territorio ferrarese da un punto di vista ambientale, storico e antropologico realizzate da nove studenti del corso di Antropologia Urbana dell’Università di Ferrara sono state le protagoniste assolute di “Paesi d’acqua”. L’evento, organizzato da C.D.S. Centro Ricerche Documentazione e Studi Economico Sociali ODV e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Ferrara in collaborazione con Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara si è tenuto oggi, 26 gennaio, a Palazzo Naselli Crispi e ha portato al numeroso pubblico presente uno sguardo “da fuori” – perché gli studenti non sono originari di Ferrara – sui mutamenti dell’ambiente, l’impatto della conformazione del Delta sugli insediamenti umani, sulla biodiversità e anche sul ruolo del Consorzio come fattore identitario, di gestione attiva dell’acqua e di crescita.
L’incontro fa parte di un percorso che ha visto la collaborazione tra Ateneo ferrarese, C.D.S, e Consorzio di Bonifica come ha spiegato in apertura il presidente Stefano Calderoni.
“Voglio innanzitutto ringraziare gli studenti che oggi ci hanno dato importanti spunti di riflessione e poi naturalmente Università e C.D.S con i quali si è creato un importante rapporto di collaborazione con l’obiettivo di comprendere un territorio in costante evoluzione. Mi fa piacere che i ragazzi, nelle loro ricerche, abbiano colto il ruolo del Consorzio non solo come fattore identitario dal valore storico e culturale ma anche come ente strategico, capace di gestire l’acqua alla luce dei cambiamenti climatici straordinari che stiamo affrontando. La bonifica è qualcosa di dinamico che deve servire a favorire la crescita economica e sociale. Concludo con una riflessione sulla contrapposizione tra paesaggio urbano, che viene sempre considerato ‘pieno’ in termini antropologici e quello rurale e naturale che viene, invece, connotato come “vuoto”. Per me, al contrario, i territori gestiti dalla bonifica sono pieni: di stimoli, conoscenza e potenzialità di sviluppo”.
Sull’importanza di studiare l’ambiente dove viviamo con un approccio non solo storico ma multidisciplinare è intervenuta la presidente del C.D.S, Cinzia Bracci che ha ribadito: “Oggi presentiamo e consolidiamo un progetto costruito nel tempo, un’esperienza positiva per approfondire le peculiarità e anche le emergenze del territorio. Come associazione di volontari siamo felici di aver collaborato con questi studenti brillanti e pieni di voglia di imparare, ai quali magri passare il testimone per continuare a studiare il territorio ferrarese. Voglio sottolineare, inoltre, il ruolo essenziale del Consorzio che è l’unico ente ormai ad avere una dimensione provinciale e per questo può fare da volano per capire e gestire un ambiente sottoposto a sfide climatiche e ambientali davvero eccezionali”.
Anche Giuseppe Scandurra docente di antropologia urbana dell’ateneo ferrarese che ha coinvolto gli studenti in questo approfondimento sul legame tra terra, acqua e bonifica ha ringraziato gli enti coinvolti e ha detto: “Spero che oggi sia l’inizio di un cammino comune all’insegna della ricerca, perché solo così possiamo capire cosa accade intorno a noi e l’impatto che avrà a livello umano e storico. Oggi per i miei studenti è una giornata importante perché hanno studiato, fatto ricerca e presentato le loro tesi davanti a un pubblico, dopo anni di lezioni a distanza e rapporti didattici impersonali. Si sono messi in gioco e per loro è stata una forma di apprendimento essenziale che credo e spero abbia arricchito e stimolato anche il pubblico presente”.
Al termine delle relazioni gli studenti hanno dialogato con il pubblico e con alcune degli coinvolti nel progetto tra i quali ricordiamo: Caterina Cornelio, direttrice del Museo del Delta Antico; Alessandro Bondesan, esperto di cartografia e capo Settore Sistemi Informativi Territoriali del Consorzio; Barbara Guzzon, curatrice dei “Quaderni della Bonifica” Franco Cazzola, già docente UniFe, storico e autore di diverse pubblicazioni dedicate al territorio ferrarese; Giangaetano Pinnavaia, docente a contratto presso DICAM – Dipartimento di ingegneria civile, chimica ambientale e dei materiali UniBo; Guglielmo Bernabei, avvocato e docente a contratto UniFe; Carlo Ragazzi, presidente del “Consorzio Uomini di Massenzatica”; Carlo Fiorenza, agronomo e docente IIS F.lli Navarra; Sandro Abruzzese, scrittore e docente.