FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI “È CONTINUA L’ATTENZIONE DEI CONSORZI DI BONIFICA VERSO RICERCA E SPERIMENTAZIONE”

Roma, 21 dicembre 2023 – E’ Builti (una startup bolognese che ha proposto una piattaforma per il monitoraggio strutturale di asset management per infrastrutture idriche, edili, ponti e strade, in modalità SAAS – Software As A Service, cioè un servizio in abbonamento erogato in modalità “cloud”), la vincitrice della terza edizione della Startup Competition “Il Valore dell’Acqua 4.0”, organizzata da Urban Hub Piacenza in collaborazione con il locale Consorzio di bonifica e la Facoltà di Scienze Agrarie della piacentina Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto di Startupiacenza (incubatore e acceleratore di startup), ART-ER (società consortile dell’Emilia Romagna per lo sviluppo dell’innovazione) e IN-ER (Incubators Network of Emilia-Romagna).

A sfidarsi sono state otto startup italiane, che hanno presentato idee innovative in ambiti quali sistemi di manutenzione e monitoraggio degli impianti, monitoraggio dei fenomeni naturali, energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, fotovoltaico flottante, riduzione dei consumi idrici, agricoltura di precisione.

“A loro sarà offerta un’ulteriore opportunità quando ad Aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Innovazione e della Creatività, riproporremo il nostro Innovation Web Hub, a testimonianza dell’attenzione, che i Consorzi di bonifica dedicano alla ricerca nei propri ambiti di interesse” anticipa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

Oltre alla vincitrice Builti hanno partecipato al contest:

Motus.ml, che ha presentato una soluzione di intelligenza artificiale autonoma e indipendente da “cloud” per dispositivi IoT per la manutenzione predittiva e l’analisi in tempo reale;

Windcity con una turbina acquatica a geometria variabile passiva per la produzione di energia;

I-pergola con un impianto fotovoltaico flottante “double pitch” (Est – Ovest) realizzato senza carpenteria metallica e con materiali ecosostenibili, sistemi di monitoraggio IoT e controllo integrato del bacino idrico;

Ecobubble con una soluzione di “plant tracking system” per sistemi agrivoltaici con una piattaforma “data-driven” connessa ad una rete di sensori e telecamere multispettrali, supportati da intelligenza artificiale, che consente di gestire efficacemente impianti di irrigazione e “tracking” solare dei pannelli fotovoltaici;

ISA, spin-off dell’Università Cattolica, che ha presentato microrganismi naturali utilizzati in agricoltura come pesticidi o fertilizzanti per la nutrizione e per la riduzione dello stress idrico;

Mde research con un mulino 4.0 dotato di sensoristica IoT per la produzione di energia in impianti di nuova costruzione o come “refitting” di vecchi mulini;

Chicken Eye con una soluzione “hardware e software” basata su intelligenza artificiale per il monitoraggio del benessere animale negli allevamenti avicoli.

La commissione giudicatrice era formata da istituzioni, associazioni, enti, manager, industriali e “business angels”.

“Quelle in gara – commenta il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Luigi Bisi – sono startup, che meritano di essere portate agli occhi di chi può essere un investitore o di chi, come un Consorzio di bonifica, può essere un utilizzatore finale.”

“Per tutto il 2022 – informa il Managing Director di Urban Hub Piacenza, Andrea D’Amico – abbiamo fatto scouting in Italia, ricercando le migliori soluzioni sperimentali, sviluppate da startup innovative. È importante ora testare fattivamente i progetti ad iniziare da quello vincitore, che oltre a ricevere una serie di servizi accessori, avrà la possibilità di avviare una sperimentazione nel comprensorio del Consorzio di bonifica di Piacenza.”

“E’ questo un ulteriore esempio della ricerca applicata, che i Consorzi di bonifica applicano costantemente nelle proprie attività – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – E’ da questo spirito, che nascono esperienze come Acqua Campus che, a Budrio nel bolognese, rappresenta ormai un punto di riferimento internazionale per la sperimentazione delle più efficienti tecniche irrigue e di sostenibilità idrica.”