Acqua, ambiente e paesaggio: un patto tra FAI e ANBI regionale per la valorizzazione delle Cattedrali dell’Acqua. I cambiamenti climatici stanno mettendo la risorsa Acqua al centro di ogni ipotesi di tutela ambientale: conoscere per conservare questo importante patrimonio architettonicoBologna, 19 luglio 2022 – Un accordo strategico e quanto mai attuale quello siglato oggi tra Carla Di Francesco, presidente del FAI Emilia-Romagna, e Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione dei Consorzi di Bonifica regionali, nello scenario magico del Museo della Bonifica a Saiarino di Argenta. Un accordo – il primo a livello nazionale – che esplicita la volontà congiunta di far conoscere e valorizzare l’imponente patrimonio architettonico ed ambientale che i Consorzi custodiscono e gestiscono nel territorio delimitato tra il fiume Po, la dorsale appenninica e l’Adriatico. Un patrimonio che comprende le principali ‘cattedrali dell’acqua’ che punteggiano l’ambiente emiliano-romagnolo, laddove canali, fiumi e terre si incontrano; capolavori di archeologia industriale dedicata alla gestione delle acque di superficie, realizzati tra la metà dell’800 e la metà del ‘900. Strutture eleganti e manutenute con cura, spesso inserite in contesti paesaggistici di rara bellezza – come l’impianto Liberty di Saiarino della Bonifica Renana – che manifestano la maestria secolare con cui gli uomini e la tecnica hanno governato il delicato rapporto tra le acque e i suoli Basti pensare agli impianti di inizio ‘900 di Codigoro (protagonista dei quadri di De Chirico), Marozzo, Bondeno, Pilastresi, Saiarino, Vallesanta e Beccara Nuova in provincia di Ferrara; la Chiusa sul Sillaro e l’impianto di Bagnetto, nel bolognese; Boretto e Torriane nel reggiano; Fosso Ghiaia e Madonna del Pino nel ravennate e tanti altri. La Presidente regionale FAI Carla Di Francesco: “Le affascinanti strutture idrovore ed i diversi manufatti connessi assumono un particolare significato a maggior ragione in questi difficili tempi di crisi climatica ed idrica: sono state parte essenziale della trasformazione di molta parte del paesaggio padano da palude a campi fertili, e consentono oggi l’uso oculato delle acque per l’agricoltura, nello stesso tempo mantenendo il territorio in sicurezza. Il FAI regionale e le Delegazioni dell’Emilia-Romagna, nell’ambito della loro missione, contribuiranno a far conoscere la storia epica delle Bonifiche, la genesi e le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio padano, la società e le storie di persone, tecnici, e famiglie che con grande perizia e fatica le hanno prodotte”. Qui puoi scaricare le interviste a Carla Di Francesco, Francesco Vincenzi e Valentina Borghi, presidente della Bonifica Renana. Il FAI in Emilia-Romagna è rappresentato dalla Presidente Regionale, dalla Referente Regionale e da 10 Delegazioni, 10 Gruppi FAI, con oltre 15.000 aderenti e 9 Gruppi FAI Giovani con oltre 1.500 aderenti. |