La presidente Mantelli: “Appalti per 40 milioni di euro, progetti per ulteriori 25”
Parma, 5 Luglio 2022 – Non solo un aggiornamento sull’attuale stato di severità idrica endemico che si è abbattuto sui territori del bacino Padano, ma anche un focus sul futuro dell’operatività consortile che vede una rilevante pianificazione di opere di bonifica all’insegna dell’efficientamento e del risparmio della risorsa acqua: è quanto emerge dall’ultimo Consiglio d’Amministrazione della Bonifica Parmense, la cui fotografia è quella di un ente fortemente impegnato nella difesa delle aree agricole e nella tutela delle comunità che vivono i territori, un ente la cui forza propulsiva è a doppia spinta, quella fornita dalle giovani leve dell’Ufficio Progettazione e quella data dall’introduzione di nuove tecnologie che hanno consentito un rilevante miglioramento delle performances non solo quantitativo, ma anche sotto il profilo della qualità, come evidenziato dal direttore generale, Fabrizio Useri, che ha espresso forte soddisfazione per il bilancio consuntivo 2021: “Innovazione e modernità sono tra i fattori-chiave del cambio di paradigma che il nostro Consorzio ha voluto fare propri già negli ultimi anni e che oggi, ancora di più, stanno consentendoci di fronteggiare al meglio il super-lavoro a causa della siccità”.
E proprio nell’ottica delle attuali condizioni di scarsità idrica è avvenuta, durante la riunione, l’approvazione delle integrazioni di quelle linee-guida emergenziali afferenti al Regolamento irriguo – già illustrate e condivise dalle associazioni agricole provinciali – che, sino ad oggi, non si era ancora reso necessario adottare: turnazione il più possibile, sì da far pervenire acqua a tutte le utenze; in caso di risorsa limitata, priorità alle colture che rischiano maggiori danni (orticole, mais, soia barbabietole, pomodoro) e a chi utilizza forme di irrigazione virtuosa ed efficiente (come il goccia a goccia o i sistemi informatici a supporto, quali Irrinet e Irriframe).
“Oltre l’emergenza attuale volgiamo lo sguardo al futuro: abbiamo appalti in essere per l’efficientamento della rete di canali consortili per un importo di 40 milioni di euro – sottolinea la presidente Francesca Mantelli – e progetti per ulteriori 25 milioni, al momento in attesa di finanziamento, quasi tutti legati all’adeguamento e al miglioramento della rete irrigua. Resto fiduciosa che sia sul Taro che sull’Enza, le soluzioni prospettate possano presto essere attuate; stiamo già studiando aree idonee per la realizzazione di piccoli e medi invasi”.