Piacenza, 22 febbraio 2022 – Prosegue a pieno ritmo il progetto didattico “Acqua da Mangiare” a cura di ANBI Emilia Romagna e dei Consorzi di bonifica regionali. Dopo la prima edizione dello scorso anno, Piacenza è ripartita dall’istituto tecnico per geometri “Alessio Tramello” con le classi 4A, 4B, 5A e 5B (84 studenti in tutto).
All’incontro dedicato alla sostenibilità sono intervenuti: il Coordinatore di ANBI ER Alessandro Ghetti, il Presidente di ANBI Francesco Vincenzi, il climatologo di ARPAE Carlo Cacciamani, il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli, il tecnico dell’area Territoriale Idrografica dell’Emilia Occidentale di AIPO Stefano Baldini, Il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Luigi Bisi e la chef stellata e patronne del ristorante La Palta Isa Mazzocchi. A coordinare il dibattito, il giornalista Andrea Gavazzoli.
Ora i ragazzi del “A. Tramello”, supportati dal Consorzio e dalla docente Irene Ghiselli, avranno l’opportunità di diventare editor di contenuti pubblicando sulla pagina Facebook e Instagram di “Acqua da Mangiare”. Gli studenti parteciperanno, inoltre, al monitoraggio dell’atteggiamento degli adolescenti nei confronti del cibo e delle modalità con cui si rapportano quotidianamente all’alimentazione. Monitoraggio curato scientificamente dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e dal Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Il progetto didattico “Acqua da mangiare” ha come obiettivo principale l’approfondimento delle tematiche legate ai concetti di sostenibilità ambientale, alimentare e sociale partendo dal ruolo fondamentale svolto dall’acqua, dal suo impiego razionale e dal ruolo strategico delle attività svolte dai Consorzi sul territorio. “Acqua da mangiare” è patrocinato da: Regione Emilia Romagna, Ufficio Scolastico Regionale, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Aipo (Agenzia Interregionale per il Po), Anci Emilia Romagna, Uncem (Unione Nazionale dei Comuni e delle Comunità Montane), Coldiretti Emilia Romagna, Cia Emilia Romagna, Confagricoltura Emilia Romagna e presidio Slow Food Emilia Romagna.