Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia ha approvato nei giorni scorsi all’unanimità il bilancio preventivo dell’esercizio 2003.
La gestione corrente dell’esercizio 2003 pareggia ad oltre 13 milioni e mezzo di Euro con un incremento rispetto all’anno precedente del 4,70% che viene coperto solo in piccola parte con un maggiore gettito contributivo, dovuto all’aggiornamento del catasto consortile e per la parte restante con altre entrate di bilancio, tra cui il presunto avanzo della gestione 2002. Per effetto di tali entrate le aliquote contributive resteranno invariate rispetto al corrente esercizio. L’aumento delle uscite correnti è in buona parte dovuto all’incremento di quasi 350.000 € delle spese per la manutenzione e l’esercizio delle opere di bonifica.
Le nuove opere (per 10 milioni di euro) di difesa idraulica, protezione civile ed irrigazione interessanti l’intero comprensorio di pianura e di montagna di Reggio Emilia e Modena della Parmigiana Moglia, rappresentano il vero valore aggiunto che il Consorzio è in grado di apportare al territorio, grazie anche all’impegno degli uffici tecnici consorziali che hanno tempestivamente programmato e progettato gli interventi con competenza, pragmatismo e lungimiranza.
Il Presidente Poncemi nella relazione illustrativa al documento contabile ha evidenziato come, sia nella parte ordinaria che straordinaria del bilancio, la funzione del Consorzio si identifica sempre più come strumento primario di gestione del territorio in senso lato intesa come: difesa del suolo, sicurezza idraulica, protezione civile, tutela dell’ambiente, governo ai fini produttivi della risorsa idrica e ciò in stretto coordinamento programmatorio ed operativo con le altre istituzioni territoriali preposte, anticipando così il ruolo che la recente proposta di legge regionale intende assegnare ai Consorzi.
Dalla proposta di legge della Giunta Regionale sul riordino della sicurezza territoriale – difesa del suolo, costa, bonifica – risorse idriche, Poncemi ha rilevato che le disposizioni licenziate dalla Giunta Regionale contengono alcuni aspetti innovativi e condivisibili quali:
il riconoscimento a pieno titolo dell’attività di bonifica nell’ambiente della difesa del suolo, ricordando ai Consorzi il ruolo di soggetti attuatori e gestori;
il mantenimento delle prerogative dei Consorzi in materia di utilizzo delle risorse idriche;
mantenimento delle autonomie statutarie dei Consorzi e quindi dell’autogoverno.
Altre disposizioni, viceversa, necessitano di ulteriori approfondimenti e verifiche, mentre negativo è il giudizio di passare alle Comunità Montane, che lo richiedono, le competenze in materia di bonifica montana sui loro territori, ora in capo ai Consorzi, poiché ciò, oltre ad essere in contrasto con uno dei cardini fondamentali della difesa del suolo, posto dalla legge 183/89, che è appunto basato sulla suddivisione del territorio in bacini idrografici e sulla loro gestione unitaria, creerebbe anche una gestione a macchia di leopardo nelle varie realtà montane non solo regionali, ma anche provinciali.
E’ stato ricordato inoltre che nel prossimo anno la gestione del Consorzio avverrà secondo gli standard di qualità ISO 9001:2000 e 14001:1996 poiché a breve otterrà la relativa certificazione.
Il bilancio preventivo 2003 può essere interamente visionato e scaricato dal sito internet del Consorzio www.bpms.re.it.