PIACENZA (27 dicembre 2013) – “Anche per le festività natalizie la Bonifica non va in vacanza. Infatti a causa di una improvvisa piena del fiume Po i tecnici del Consorzio di Bonifica hanno continuato, e continuano tutt’oggi, a sorvegliare le zone più fragili del nostro territorio e in modo particolare il fiume Po, il quale ha causato l’avvio delle pompe degli impianti idrovori che tutelano la città di Piacenza”.
Così il presidente del Consorzio di Bonifica Fausto Zermani, commenta le operazioni svolte dai tecnici dell’ente per contenere gli effetti di una piovosità intensa che si è abbattuta proprio durante le festività natalizie nel piacentino, causando una piena del grande fiume.
In un clima definito sempre più spesso di emergenza, acquista ancor più valore l’operato del Consorzio di Bonifica, che da sempre si adopera per la difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche e la cui presenza viene considerata indispensabile non solo nelle zone agricole, ma anche in quelle urbanizzate.
Le opere di Bonifica e cioè i canali artificiali che si sviluppano per oltre duemila chilometri sul territorio provinciale hanno allontanato le abbondanti piogge delle scorse giornate; in modo particolare va menzionato l’impianto che ha contribuito ad allontanare l’acqua piovana caduta in città ed evitando così allagamenti di aree urbane: “l’impianto idrovoro della Finarda – spiega il tecnico del Consorzio geom. Roberto Terret – è entrato in funzione da ieri pomeriggio (26 dicembre), infatti sono state prontamente chiuse le paratoie dell’impianto causa piena del fiume Po per impedire al fiume di entrare all’interno della città; inoltre sono entrate in funzione anche le pompe dell’impianto per allontanare acqua piovana dei giorni scorsi e preservando quindi la città di Piacenza dal rischio allagamenti”.
Le pompe dell’Impianto idrovoro dell’Armalunga sono entrate in funzione dal giorno di Natale causa piena del torrente Nure e continua a preservare da allagamenti tutto il territorio est del comune di Piacenza, allontanando acqua piovana delle scorse giornate dalle campagne e dagli abitati, immettendole nel fiume Po, seppur a livelli alti. Entrambi gli impianti nelle prossime ore resteranno in allerta e continueranno a svolgere il loro compito in attesa anche delle ulteriori piogge previste per la prossima settimana.
Viene anche sottolineata l’azione di presidio del territorio svolta dalle altre opere di bonifica della città, ed in particolare i canali denominati Diversivi di Ovest e di Est in comune di Piacenza, che hanno convogliato le abbondanti acque meteoriche provenienti da monte e le hanno indirizzate rispettivamente nel Trebbia e nel Nure preservando in tal modo il capoluogo di provincia dagli allagamenti.
“Diversi scenari climatici futuri indicano una probabilità di aumento delle precipitazioni intense e del rischio alluvioni. Ecco perché – conclude Zermani – attuare politiche volte alla prevenzione e non più all’emergenza risultano essere l’unico elemento vincente per il nostro territorio attraverso una specifica e dedicata attenzione agli alvei dei fiumi, agli argini e ad un costante monitoraggio territoriale finalizzato ad un’attività di prevenzione”.
Così il presidente del Consorzio di Bonifica Fausto Zermani, commenta le operazioni svolte dai tecnici dell’ente per contenere gli effetti di una piovosità intensa che si è abbattuta proprio durante le festività natalizie nel piacentino, causando una piena del grande fiume.
In un clima definito sempre più spesso di emergenza, acquista ancor più valore l’operato del Consorzio di Bonifica, che da sempre si adopera per la difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche e la cui presenza viene considerata indispensabile non solo nelle zone agricole, ma anche in quelle urbanizzate.
Le opere di Bonifica e cioè i canali artificiali che si sviluppano per oltre duemila chilometri sul territorio provinciale hanno allontanato le abbondanti piogge delle scorse giornate; in modo particolare va menzionato l’impianto che ha contribuito ad allontanare l’acqua piovana caduta in città ed evitando così allagamenti di aree urbane: “l’impianto idrovoro della Finarda – spiega il tecnico del Consorzio geom. Roberto Terret – è entrato in funzione da ieri pomeriggio (26 dicembre), infatti sono state prontamente chiuse le paratoie dell’impianto causa piena del fiume Po per impedire al fiume di entrare all’interno della città; inoltre sono entrate in funzione anche le pompe dell’impianto per allontanare acqua piovana dei giorni scorsi e preservando quindi la città di Piacenza dal rischio allagamenti”.
Le pompe dell’Impianto idrovoro dell’Armalunga sono entrate in funzione dal giorno di Natale causa piena del torrente Nure e continua a preservare da allagamenti tutto il territorio est del comune di Piacenza, allontanando acqua piovana delle scorse giornate dalle campagne e dagli abitati, immettendole nel fiume Po, seppur a livelli alti. Entrambi gli impianti nelle prossime ore resteranno in allerta e continueranno a svolgere il loro compito in attesa anche delle ulteriori piogge previste per la prossima settimana.
Viene anche sottolineata l’azione di presidio del territorio svolta dalle altre opere di bonifica della città, ed in particolare i canali denominati Diversivi di Ovest e di Est in comune di Piacenza, che hanno convogliato le abbondanti acque meteoriche provenienti da monte e le hanno indirizzate rispettivamente nel Trebbia e nel Nure preservando in tal modo il capoluogo di provincia dagli allagamenti.
“Diversi scenari climatici futuri indicano una probabilità di aumento delle precipitazioni intense e del rischio alluvioni. Ecco perché – conclude Zermani – attuare politiche volte alla prevenzione e non più all’emergenza risultano essere l’unico elemento vincente per il nostro territorio attraverso una specifica e dedicata attenzione agli alvei dei fiumi, agli argini e ad un costante monitoraggio territoriale finalizzato ad un’attività di prevenzione”.