POLINAGO (Modena, 23 novembre 2013) – Giusto in tempo per l’arrivo della prima neve. “Una soluzione efficace per gli abitanti delle borgate di Maranello, Casa Merciadro, Casa Quattrini, Casa Marini che, a seguito di due frane distaccatesi tra l’autunno 2012 e l’inverno 2013, avevano visto interrompersi i collegamenti con Polinago lungo via Maranello. Un’opera di bonifica in montagna che mette per altro a frutto le competenze tecniche del nostro personale”. E’ quanto comunica Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel presentare i lavori svolti a beneficio di queste borgate montane e finanziati dalla Regione Emilia Romagna Servizio Difesa del Suolo della Costa e Bonifica.
“Sei mesi di chiusura che avevano posto in serio disagio gli abitanti di Maranello di Gombola che, per raggiungere il capoluogo, impiegavano una strada alternativa con 10 chilometri in più di percorrenza – rileva il sindaco di Polinago, Gian Domenico Tomei. Ora invece possono tornare da Casa Marini. Devo dire che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha svolto un ottimo lavoro che, per altro, ben si inserisce nel contesto ambientale. Una soluzione estremamente positiva; sia nella direzione dei lavori che nei lavori dell’impresa sul posto: ora si presentano bene i versanti del paesaggio”.
“Erano due i movimenti franosi avvenuti dopo le forti precipitazioni dello scorso anno – ricorda Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – e ad essere interessato era stato il reticolo viario ‘secondario’ che, comunque, in Appennino è di grande importanza per le diverse borgate. Purtroppo si era spostato di alcuni metri verso il basso il tratto centrale dell’asse viario tanto che il Comune è dovuto intervenire per decretare la chiusura della strada. Di qui il nostro progetto per rendere nuovamente fruibile il territorio circostante col ripristino della viabilità di via Maranello”.
Entra nel dettaglio dell’opera Pietro Torri, dirigente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: “Siamo intervenuti immediatamente dopo l’ottenimento delle necessarie risorse economiche per ripristinare il corretto scolo delle acque superficiali, per la realizzazione di fosse drenanti necessarie per lo smaltimento delle acque sotterranee che si disperdevano nel corpo franoso, per il rimodellamento superficiale dei versanti.
Ultimate queste opere si è potuto ripristinare il fondo stradale, ora decisamente più sicuro. L’intervento è costato complessivamente 40 mila euro”.
“Sei mesi di chiusura che avevano posto in serio disagio gli abitanti di Maranello di Gombola che, per raggiungere il capoluogo, impiegavano una strada alternativa con 10 chilometri in più di percorrenza – rileva il sindaco di Polinago, Gian Domenico Tomei. Ora invece possono tornare da Casa Marini. Devo dire che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha svolto un ottimo lavoro che, per altro, ben si inserisce nel contesto ambientale. Una soluzione estremamente positiva; sia nella direzione dei lavori che nei lavori dell’impresa sul posto: ora si presentano bene i versanti del paesaggio”.
“Erano due i movimenti franosi avvenuti dopo le forti precipitazioni dello scorso anno – ricorda Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – e ad essere interessato era stato il reticolo viario ‘secondario’ che, comunque, in Appennino è di grande importanza per le diverse borgate. Purtroppo si era spostato di alcuni metri verso il basso il tratto centrale dell’asse viario tanto che il Comune è dovuto intervenire per decretare la chiusura della strada. Di qui il nostro progetto per rendere nuovamente fruibile il territorio circostante col ripristino della viabilità di via Maranello”.
Entra nel dettaglio dell’opera Pietro Torri, dirigente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: “Siamo intervenuti immediatamente dopo l’ottenimento delle necessarie risorse economiche per ripristinare il corretto scolo delle acque superficiali, per la realizzazione di fosse drenanti necessarie per lo smaltimento delle acque sotterranee che si disperdevano nel corpo franoso, per il rimodellamento superficiale dei versanti.
Ultimate queste opere si è potuto ripristinare il fondo stradale, ora decisamente più sicuro. L’intervento è costato complessivamente 40 mila euro”.