Roma, 14 dicembre 2021 – Un prototipo di drone quadricottero (a quattro eliche) con motore endotermico, alimentato con bioetanolo e guida autonoma per il monitoraggio ed il telerilevamento di dighe e canali: è questa l’idea, che ha fatto vincere alla piacentina “Dart 242”, la seconda edizione della startup competition “Il Valore dell’Acqua 4.0”, promossa dal Consorzio di bonifica di Piacenza e dalla Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali della locale Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, coordinata da Urban Hub Piacenza .
Il velivolo può avere applicazioni anche nel settore agricolo per attività di diserbo, fertilizzazione, trattamenti fitosanitari ed irrigazione d’emergenza; ha un’autonomia di oltre 120 minuti e può trasportare carichi fino a 25 chilogrammi con una velocità massima di 90 chilometri orari.
Grazie alla dotazione messa a disposizione da Urban Hub Piacenza, il progetto riceverà servizi di consulenza “sales, marketing & distribution”, oltre ad un voucher in denaro per la sperimentazione sul campo della propria innovazione all’interno del comprensorio del Consorzio di bonifica e delle aree gestite dalla facoltà universitaria.
A sfidarsi nella seconda edizione della competition piacentina sono state 10 startup provenienti da tutta Italia con idee innovative, replicabili anche in altri contesti; gli ambiti di applicazione sono stati: sistemi di manutenzione e monitoraggio degli impianti; monitoraggio dei fenomeni naturali; energie rinnovabili; sostenibilità ambientale; qualità delle acque; agrovoltaico; riduzione dei consumi idrici; sistemi di comunicazione in ambito agritech.
“L’iniziativa piacentina è complementare ad altri progetti di ricerca, da noi sostenuti, come Positive per l’ottimizzazione irrigua ed Agri4food sul futuro dell’acqua per l’agricoltura e l’ambiente, confermando così, ad ogni livello, il nostro concreto impegno verso nuovi scenari di futuro” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
“E’ infatti solo attraverso l’innovazione – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – che si possono individuare soluzioni nel segno dell’unica sostenibilità possibile: quella, che coniuga esigenze ambientali, economiche e sociali.”