ROMA – “In linea con quanto affermato del premier Letta e da anni richiesto da personalità ed ambienti di cui siamo primi protagonisti, il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, sostiene che la sicurezza idrogeologica rappresenta il più grande investimento infrastrutturale, che il Paese ha in questo momento il dovere di compiere, indicandolo tra le priorità della prossima Legge di Stabilità. Non possiamo che esprimere convinto sostegno a quanto affermato dall’esponente di Governo in Commissione Ambiente della Camera.” Ad affermarlo è Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), che prosegue:
“Ha ragione il Ministro, quando afferma che servono 11 miliardi di euro per mettere in sicurezza le aree a più alto rischio; in questo momento di ancora incerta congiuntura economica, ci permettiamo, però, di riproporre il nostro Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico che, pur non essendo esaustivo del problema, porterebbe rapido giovamento al territorio ed alle sue comunità grazie a 3.342 interventi, perlopiù immediatamente cantierabili, per un importo complessivo di circa 7 miliardi e mezzo, finanziabili con mutui quindicennali. Non solo: affidarne la realizzazione ai Consorzi di bonifica, d’intesa con le Amministrazioni Locali secondo quanto sancito dal Protocollo d’Intesa A.N.B.I. – A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani), permetterebbe di superare quel patto di stabilità, i cui vincoli hanno finora contribuito a bloccare gli investimenti e la cui rimodulazione è chiesta dallo stesso Ministro in favore degli enti locali protagonisti di interventi contro il dissesto idrogeologico.”
“Ha ragione il Ministro, quando afferma che servono 11 miliardi di euro per mettere in sicurezza le aree a più alto rischio; in questo momento di ancora incerta congiuntura economica, ci permettiamo, però, di riproporre il nostro Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico che, pur non essendo esaustivo del problema, porterebbe rapido giovamento al territorio ed alle sue comunità grazie a 3.342 interventi, perlopiù immediatamente cantierabili, per un importo complessivo di circa 7 miliardi e mezzo, finanziabili con mutui quindicennali. Non solo: affidarne la realizzazione ai Consorzi di bonifica, d’intesa con le Amministrazioni Locali secondo quanto sancito dal Protocollo d’Intesa A.N.B.I. – A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani), permetterebbe di superare quel patto di stabilità, i cui vincoli hanno finora contribuito a bloccare gli investimenti e la cui rimodulazione è chiesta dallo stesso Ministro in favore degli enti locali protagonisti di interventi contro il dissesto idrogeologico.”