LUGO – È in programma entro l’inverno da parte del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale un intervento di manutenzione straordinaria dei tratti più critici delle arginature del Canale di bonifica in Destra di Reno, nell’area che va dal ponte di Sant’Alberto (in località Sant’Alberto) e Ponte Chiavica (in località Mandriole), nel comune di Ravenna.
La stabilizzazione delle scarpate, colpite da un diffuso e progressivo fenomeno di erosione, è fondamentale sia per la difesa dal rischio idraulico sia per la messa in sicurezza delle strade arginali. Tali fenomeni erosivi, seppur avviatisi ormai da un decennio, sono stati aggravati dagli eventi che nei mesi di marzo e aprile 2013 hanno colpito gran parte del territorio della Regione Emilia-Romagna, provocando numerosi eventi alluvionali che hanno causato diffusi dissesti di natura idraulica e idrogeologica. Nella zona oggetto di intervento, il fenomeno erosivo si è messo particolarmente in evidenza a causa delle altissime quote del mare, che associate alle abbondanti precipitazioni hanno innescato frane che stanno rimaneggiando il corpo arginale, andando a interessare in particolare la strada comunale via Poggi.
Le opere, per un importo di 100.000 euro, rientrano nel Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile del territorio regionale approvato a seguito degli eventi alluvionali dei mesi di marzo e aprile 2013, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. In seguito a gara d’appalto le opere sono state aggiudicate, in via provvisoria, all’Impresa Gama Castelli Spa.
I lavori previsti dal progetto elaborato dai tecnici del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale riguarderanno la realizzazione di presidi di sponda, con impiego di pietrame e geotessuti, per impedire il ripetersi dei fenomeni erosivi nei tratti più critici. Per conciliare le esigenze di carattere idraulico e tecnico con quelle di tipo naturalistico e ambientale, è previsto l’impiego di pietrame di dimensioni medie, evitando l’utilizzo di cemento.
Il periodo per la realizzazione delle opere in oggetto è strettamente legato alle quote dell’acqua nel Canale di Bonifica in Destra di Reno. È infatti vincolante intervenire quando le quote del canale sono bassissime quindi nei periodi di bassa marea e in assenza di precipitazioni.
Nel punto più critico è stato già eseguito, nella primavera 2013, un primo intervento per un importo di 50.000 euro per opere urgenti, attivato dal Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica in località Mandriole, in fregio alla strada provinciale n. 24 “Basilica”.
«Il tratto del Canale di bonifica in Destra di Reno oggetto di questo importante intervento – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Alberto Asioli – è soltanto una piccola porzione del tratto interessato da un preoccupante fenomeno di erosione, che noi segnaliamo da anni. Abbiamo valutato che per il completo ripristino dell’area sarebbero necessari 2,5 milioni di euro, una cifra davvero significativa della quale non si può far carico la contribuenza ordinaria. Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale interviene quindi con questi piccoli ma fondamentali progetti, mettendo la propria capacità progettuale a servizio della comunità locale.»
La stabilizzazione delle scarpate, colpite da un diffuso e progressivo fenomeno di erosione, è fondamentale sia per la difesa dal rischio idraulico sia per la messa in sicurezza delle strade arginali. Tali fenomeni erosivi, seppur avviatisi ormai da un decennio, sono stati aggravati dagli eventi che nei mesi di marzo e aprile 2013 hanno colpito gran parte del territorio della Regione Emilia-Romagna, provocando numerosi eventi alluvionali che hanno causato diffusi dissesti di natura idraulica e idrogeologica. Nella zona oggetto di intervento, il fenomeno erosivo si è messo particolarmente in evidenza a causa delle altissime quote del mare, che associate alle abbondanti precipitazioni hanno innescato frane che stanno rimaneggiando il corpo arginale, andando a interessare in particolare la strada comunale via Poggi.
Le opere, per un importo di 100.000 euro, rientrano nel Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile del territorio regionale approvato a seguito degli eventi alluvionali dei mesi di marzo e aprile 2013, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. In seguito a gara d’appalto le opere sono state aggiudicate, in via provvisoria, all’Impresa Gama Castelli Spa.
I lavori previsti dal progetto elaborato dai tecnici del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale riguarderanno la realizzazione di presidi di sponda, con impiego di pietrame e geotessuti, per impedire il ripetersi dei fenomeni erosivi nei tratti più critici. Per conciliare le esigenze di carattere idraulico e tecnico con quelle di tipo naturalistico e ambientale, è previsto l’impiego di pietrame di dimensioni medie, evitando l’utilizzo di cemento.
Il periodo per la realizzazione delle opere in oggetto è strettamente legato alle quote dell’acqua nel Canale di Bonifica in Destra di Reno. È infatti vincolante intervenire quando le quote del canale sono bassissime quindi nei periodi di bassa marea e in assenza di precipitazioni.
Nel punto più critico è stato già eseguito, nella primavera 2013, un primo intervento per un importo di 50.000 euro per opere urgenti, attivato dal Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica in località Mandriole, in fregio alla strada provinciale n. 24 “Basilica”.
«Il tratto del Canale di bonifica in Destra di Reno oggetto di questo importante intervento – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Alberto Asioli – è soltanto una piccola porzione del tratto interessato da un preoccupante fenomeno di erosione, che noi segnaliamo da anni. Abbiamo valutato che per il completo ripristino dell’area sarebbero necessari 2,5 milioni di euro, una cifra davvero significativa della quale non si può far carico la contribuenza ordinaria. Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale interviene quindi con questi piccoli ma fondamentali progetti, mettendo la propria capacità progettuale a servizio della comunità locale.»