PIACENZA (30 luglio 2013) – Gli impianti di irrigazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza fanno scuola non solo a studenti, ma questa volta anche a delegazioni di funzionari provenienti da paesi esteri. Ieri l’impianto di sbarramento è stato visitato infatti da una delegazione proveniente dall’Indonesia.
La visita della delegazione indonesiana a Piacenza è un seguito a quella nei Paesi Bassi al fine di comprendere tecniche e tecnologie di gestione della risorsa idrica. Piacenza è stata scelta come città di eccellenza nelle produzioni agricole e che utilizza modelli innovativi di irrigazione. Nell’ambito delle grandi infrastrutture idrauliche necessarie per lo sviluppo dell’agricoltura è risultata di particolare interesse la visita alla diga del Molato che rappresenta un caso di invaso dedicato sia all’irrigazione delle coltivazioni agricole, che alla produzione di energia idroelettrica. Erano presenti il Dott. Hamim Hamim – Attaché all’agricoltura e Saur Oloan Sihaloho – staff Ambasciata Indonesiana di Roma, Ufficio sezione agricoltura. I funzionari indonesiani sono stati accolti dal Presidente del Consorzio di Bonifica, Fausto Zermani, dal direttore Filippo Volpe e dai funzionari e tecnici del Consorzio.
L’incontro si è tenuto inizialmente negli uffici del Consorzio a Piacenza con una presentazione iniziale volta a rispondere ai quesiti della delegazione indonesiana, ovvero dettagliare i sistemi di gestione della risorsa acqua per l’irrigazione, conoscere i principali strumenti e tecniche di irrigazione nella distribuzione della risorsa a partire da una diga fino a raggiungere il territorio e i singoli agricoltori; indicare le istituzioni coinvolte nella gestione della risorsa idrica; illustrare le attività del Consorzio come modello di eccellenza nella gestione della risorsa acqua in tutti i suoi aspetti, in particolar modo nell’irrigazione.
A seguire si è tenuta la visita guidata alla Diga del Molato a cura di Fabio Rogledi con particolare attenzione ai diversi scarichi della diga e della centralina idroelettrica ai piedi della diga stessa e prosecuzione negli uffici della casa di guardia con l’illustrazione del sistema di monitoraggio e telecontrollo rispondendo ai vari quesiti sul funzionamento del sistema.
Nel pomeriggio visita guidata a cura di Ornella Bersellini all’impianto irriguo di sollevamento della Pievetta sul fiume Po sia direttamente sulla barca che all’impianto in terraferma. Un modello interessante per la loro realtà.
“Iniziative come queste – interviene il presidente del Consorzio Zermani – fanno sempre piacere e rendono fiero il nostro Paese quando una delegazione estera visita le dighe italiane, considerate tra le migliori al mondo per la tipologia costruttiva ma soprattutto per quanto riguarda la loro sicurezza, ritenute proprio tra le più sicure ed efficienti dighe del mondo.
Tra le due istituzioni ci sono i presupposti per una collaborazione, cogliendo le opportunità che possono derivare dalla Unione Europea attraverso gli strumenti messi a disposizione ai paesi emergenti extra Europa, tra cui il programma Switch Asia, che ha suscitato il loro interesse pur non avendolo ancora utilizzato. Switch Asia prevede azioni di trasferimento di buone pratiche e supporto allo sviluppo locale”.
La visita della delegazione indonesiana a Piacenza è un seguito a quella nei Paesi Bassi al fine di comprendere tecniche e tecnologie di gestione della risorsa idrica. Piacenza è stata scelta come città di eccellenza nelle produzioni agricole e che utilizza modelli innovativi di irrigazione. Nell’ambito delle grandi infrastrutture idrauliche necessarie per lo sviluppo dell’agricoltura è risultata di particolare interesse la visita alla diga del Molato che rappresenta un caso di invaso dedicato sia all’irrigazione delle coltivazioni agricole, che alla produzione di energia idroelettrica. Erano presenti il Dott. Hamim Hamim – Attaché all’agricoltura e Saur Oloan Sihaloho – staff Ambasciata Indonesiana di Roma, Ufficio sezione agricoltura. I funzionari indonesiani sono stati accolti dal Presidente del Consorzio di Bonifica, Fausto Zermani, dal direttore Filippo Volpe e dai funzionari e tecnici del Consorzio.
L’incontro si è tenuto inizialmente negli uffici del Consorzio a Piacenza con una presentazione iniziale volta a rispondere ai quesiti della delegazione indonesiana, ovvero dettagliare i sistemi di gestione della risorsa acqua per l’irrigazione, conoscere i principali strumenti e tecniche di irrigazione nella distribuzione della risorsa a partire da una diga fino a raggiungere il territorio e i singoli agricoltori; indicare le istituzioni coinvolte nella gestione della risorsa idrica; illustrare le attività del Consorzio come modello di eccellenza nella gestione della risorsa acqua in tutti i suoi aspetti, in particolar modo nell’irrigazione.
A seguire si è tenuta la visita guidata alla Diga del Molato a cura di Fabio Rogledi con particolare attenzione ai diversi scarichi della diga e della centralina idroelettrica ai piedi della diga stessa e prosecuzione negli uffici della casa di guardia con l’illustrazione del sistema di monitoraggio e telecontrollo rispondendo ai vari quesiti sul funzionamento del sistema.
Nel pomeriggio visita guidata a cura di Ornella Bersellini all’impianto irriguo di sollevamento della Pievetta sul fiume Po sia direttamente sulla barca che all’impianto in terraferma. Un modello interessante per la loro realtà.
“Iniziative come queste – interviene il presidente del Consorzio Zermani – fanno sempre piacere e rendono fiero il nostro Paese quando una delegazione estera visita le dighe italiane, considerate tra le migliori al mondo per la tipologia costruttiva ma soprattutto per quanto riguarda la loro sicurezza, ritenute proprio tra le più sicure ed efficienti dighe del mondo.
Tra le due istituzioni ci sono i presupposti per una collaborazione, cogliendo le opportunità che possono derivare dalla Unione Europea attraverso gli strumenti messi a disposizione ai paesi emergenti extra Europa, tra cui il programma Switch Asia, che ha suscitato il loro interesse pur non avendolo ancora utilizzato. Switch Asia prevede azioni di trasferimento di buone pratiche e supporto allo sviluppo locale”.