In merito alle ultime intense precipitazioni verificatesi nelle ultime ore il Consorzio di Bonifica di Piacenza comunica che ogni evento anche non particolarmente intenso, ormai sempre più frequente – nevicate eccezionali, violente grandinate, scroscianti piogge – può mettere in crisi le opere di bonifica sempre più sottoposte alle conseguenze di una forte trasformazione del territorio dovuta alla impermeabilizzazione dei suoli per lo sviluppo delle aree adibite a civili abitazioni e a insediamenti artigianali e industriali.
Le intense precipitazioni piovose della giornata di ieri, non sono state in alcun modo assorbite dai terreni della nostra provincia in quanto già saturi di acqua dalle piogge delle settimane scorse e dalle abbondanti nevicate invernali. Pertanto lo sgrondo delle acque meteoriche nella canalizzazione artificiale, nei colatori naturali e nei torrenti della nostra provincia, ha determinato rilevanti portate di piena.
“In modo particolare – spiega il tecnico del Consorzio di Bonifica Roberto Terret – nella giornata di ieri Piacenza è stata colpita da un violento temporale; il protagonista questa volta è stato l’impianto idrovoro dell’Armalunga; l’Impianto è entrato in funzione a pieno regime dalle ore 13.00 alle ore 18.00 circa allontanando dalla zona di Mortizza 230 mila metri cubi di acqua piovana, sollevandoli dai canali di bonifica ed immettendoli nel torrente Nure”!!
In pochissime ore l’impianto ha quindi evacuato 230 mila metri cubi di acqua piovana proveniente dalla zona urbana di Mortizza e dalla campagna limitrofa, un quantitativo d’acqua pari a circa lo Stadio Garilli del Piacenza calcio!!
L’impianto è stato duramente messo alla prova ma ancora una volta ha protetto la frazione cittadina allontanando enormi quantitativi di acqua piovana. Anche l’impianto idrovoro della Finarda risulta essere in allerta; se la pioggia persisterà, anche le pompe della Finarda entreranno in funzione. La Finarda per il momento sta allontanando acqua senza l’accensione delle sue potenti pompe poiché il fiume Po risulta essere ad una quota ancora bassa.
“Nella zona Muradolo di Caorso – fa sapere la geometra del Consorzio Ornella Bersellini – il canale Scovalasino risulta al limite delle sue portate causa 70 millimetri di acqua piovana caduti nella giornata odierna e dei terreni limitrofi al canale già saturi e colmi di acqua. Siamo intervenuti con motopompe per allontanare più acqua possibile dalle zone abitate”.
Eventi come questi devono far riflettere; è evidente infatti il problema dei cambiamenti climatici, con precipitazioni molto concentrate nel tempo. Diversi scenari climatici futuri indicano una probabilità di aumento delle precipitazioni intense e del rischio alluvioni. Ecco perché attuare politiche volte alla prevenzione e non più all’emergenza risultano essere l’unico elemento vincente per il nostro territorio attraverso una specifica e dedicata attenzione agli alvei dei fiumi, agli argini e ad un costante monitoraggio territoriale finalizzato ad un’attività di prevenzione.
In questo clima di emergenza acquista quindi più valore l’operato del Consorzio di Bonifica, che da sempre opera per la difesa del suolo e la gestione delle risorse idriche e la cui presenza viene considerata indispensabile non solo nelle zone agricole, ma anche in quelle urbanizzate.
“L’impianto idrovoro dell’Armalunga – conclude il presidente Fausto Zermani – è quindi un bene fondamentale e insostituibile per la comunità piacentina; se non ci fosse il Consorzio di Bonifica e l’impianto dell’Armalunga una importante frazione di Piacenza verrebbe letteralmente invasa dall’acqua piovana; ecco perché deve far riflettere l’importanza e l’azione della Bonifica anche all’interno del territorio urbano di Piacenza”.