C’era anche il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale fra le realtà nazionali invitate al convegno Consorzi di bonifica: innovazioni e tecnologie a servizio del territorio, tenutosi a Padova mercoledì 20 marzo nell’ambito del Sep – Salone internazionale tecnologie per l’ambiente.
Il convegno, organizzato dalla Regione Veneto, ha visto infatti la partecipazione dell’ingegnere Elvio Cangini, direttore tecnico del Consorzio e progettista dell’innovativo impianto fotovoltaico galleggiante “Loto”, collocato presso la centrale irrigua Santerno Senio 2, a Solarolo. L’impianto, che Cangini ha presentato a Padova di fronte a una vasta platea, è collocato in uno specchio d’acqua che è una pertinenza dell’adiacente centrale di pompaggio gestita dal Consorzio.
Sempre a proposito dell’impianto “Loto”, l’ingegnere Cangini è stato inoltre intervistato da Rai Due, e mercoledì 27 marzo il TG2 delle 20.30 trasmetterà il servizio. Non è la prima volta che l’impianto fotovoltaico “Loto” attira l’attenzione dei media nazionali. Nel luglio 2011 la trasmissione di Rai Uno Unomattina Estate gli aveva infatti dedicato un ampio approfondimento.
La peculiarità dell’impianto fotovoltaico di Solarolo è rappresentata dal fatto di essere posizionato su una struttura galleggiante perfettamente aderente al pelo dell’acqua così come una foglia di loto, tipica pianta acquatica presente in stagni e laghetti.
L’impianto è strutturato per accogliere qualsiasi tipo di pannello fotovoltaico e progettato con elementi galleggianti modulari, che possono essere dimensionati secondo esigenze specifiche. Le “isole” possono facilmente adattarsi alle variazioni del livello d’acqua: in caso di siccità, l’impianto può tranquillamente appoggiarsi sul fondo, anche irregolare, o sulla riva del bacino senza danneggiarsi. Le strutture possono essere posizionate altresì su laghi artificiali per acque potabili, grazie all’utilizzo di materiali idonei al contatto con alimenti e a una disposizione specifica che consente di evitare il ristagno di acqua al di sotto dei pannelli. Alcune caratteristiche tecniche rendono questo progetto particolarmente interessante ed esportabile. L’impatto ambientale dell’impianto è ridotto al minimo in quanto si evita di dover prevedere strutture fisse a terra; i materiali utilizzati, poi, sono completamente riciclabili, e il rendimento dei pannelli ,ancorché disposti in orizzontale, risulta analogo a impianti a terra con pannelli disposti a 30°-35° e questo grazie al riverbero dell’acqua. La presenza dei pannelli riduce notevolmente l’evaporazione dell’acqua dall’invaso e la struttura modulabile è facilmente assemblabile fino alla copertura totale del bacino, nonché facilmente movimentabile in caso di manutenzione dell’invaso.
L’impianto di Solarolo si compone di due “foglie”, realizzate nel 2008 e nel 2011, e conta complessivamente 256 pannelli fotovoltaici, per un totale di 57,40 Kw e una superficie di 710 metri quadrati.
Il convegno, organizzato dalla Regione Veneto, ha visto infatti la partecipazione dell’ingegnere Elvio Cangini, direttore tecnico del Consorzio e progettista dell’innovativo impianto fotovoltaico galleggiante “Loto”, collocato presso la centrale irrigua Santerno Senio 2, a Solarolo. L’impianto, che Cangini ha presentato a Padova di fronte a una vasta platea, è collocato in uno specchio d’acqua che è una pertinenza dell’adiacente centrale di pompaggio gestita dal Consorzio.
Sempre a proposito dell’impianto “Loto”, l’ingegnere Cangini è stato inoltre intervistato da Rai Due, e mercoledì 27 marzo il TG2 delle 20.30 trasmetterà il servizio. Non è la prima volta che l’impianto fotovoltaico “Loto” attira l’attenzione dei media nazionali. Nel luglio 2011 la trasmissione di Rai Uno Unomattina Estate gli aveva infatti dedicato un ampio approfondimento.
La peculiarità dell’impianto fotovoltaico di Solarolo è rappresentata dal fatto di essere posizionato su una struttura galleggiante perfettamente aderente al pelo dell’acqua così come una foglia di loto, tipica pianta acquatica presente in stagni e laghetti.
L’impianto è strutturato per accogliere qualsiasi tipo di pannello fotovoltaico e progettato con elementi galleggianti modulari, che possono essere dimensionati secondo esigenze specifiche. Le “isole” possono facilmente adattarsi alle variazioni del livello d’acqua: in caso di siccità, l’impianto può tranquillamente appoggiarsi sul fondo, anche irregolare, o sulla riva del bacino senza danneggiarsi. Le strutture possono essere posizionate altresì su laghi artificiali per acque potabili, grazie all’utilizzo di materiali idonei al contatto con alimenti e a una disposizione specifica che consente di evitare il ristagno di acqua al di sotto dei pannelli. Alcune caratteristiche tecniche rendono questo progetto particolarmente interessante ed esportabile. L’impatto ambientale dell’impianto è ridotto al minimo in quanto si evita di dover prevedere strutture fisse a terra; i materiali utilizzati, poi, sono completamente riciclabili, e il rendimento dei pannelli ,ancorché disposti in orizzontale, risulta analogo a impianti a terra con pannelli disposti a 30°-35° e questo grazie al riverbero dell’acqua. La presenza dei pannelli riduce notevolmente l’evaporazione dell’acqua dall’invaso e la struttura modulabile è facilmente assemblabile fino alla copertura totale del bacino, nonché facilmente movimentabile in caso di manutenzione dell’invaso.
L’impianto di Solarolo si compone di due “foglie”, realizzate nel 2008 e nel 2011, e conta complessivamente 256 pannelli fotovoltaici, per un totale di 57,40 Kw e una superficie di 710 metri quadrati.