PIACENZA (15 marzo 2013) – “Oggi possiamo ben sperare che le recenti nevicate e le ultime abbondanti piogge contribuiscano a rimpinguare le falde acquifere e ad incrementare i volumi delle riserve d’acqua, in modo particolare nelle due dighe piacentine”; con queste parole il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani fa sapere quanto siano importanti le nevicate nei periodi invernali e le prime piogge che caratterizzano l’ormai imminente primavera, con un colpo di coda di fine stagione nei prossimi giorni, con possibili nevicate anche a trecento metri sui rilievi emiliano-romagnoli.
Le copiose nevicate che si sono abbattute sul territorio piacentino in questi ultimi mesi e le recenti intense precipitazioni dei giorni scorsi, hanno notevolmente contribuito ad innalzare i livelli dei laghi delle due dighe, Molato e Mignano.
Inoltre va evidenziato che le recenti precipitazioni fanno aumentare il rischio di frane e smottamenti, realtà presente su tutto il territorio montano, in particolare in alcune località del crinale dove il risveglio di movimenti franosi si ripete regolarmente ogni anno in questa stagione.
I tecnici del Consorzio di Bonifica fanno sapere che le opere di bonifica hanno svolto il loro compito. La situazione è in costante monitoraggio e i tecnici del Consorzio tutelano le zone maggiormente a rischio.
“In questo momento, spiega il tecnico del Consorzio di Bonifica Angelo Mussi, la situazione delle risorse idriche della nostra provincia risulta essere decisamente soddisfacente; infatti sia la diga di Mignano sia quella del Molato hanno raggiunto già buoni livelli e probabilmente potranno soddisfare le richieste irrigue della prossima stagione estiva”.
“Alcuni dati significativi sono le piovosità e le nevicate presso le località Molato e Mignano: infatti – spiega il geom. Mussi – dal primo gennaio ad oggi in località Molato si è registrata una piovosità pari a circa 154 mm. In località Mignano invece, sempre dal 1 gennaio ad oggi, si è registrata una piovosità pari a circa 248 mm. Per quanto riguarda le nevicate invece, al Molato dal 1 gennaio sono caduti 98 cm di neve contro i 170 cm di Mignano, per un totale complessivo di oltre due metri e mezzo di neve, facendo in questo modo innalzare il livello dei rispettivi laghi.
Importante sottolineare che l’evento piovoso della scorsa settimana (dal 6 al 9 marzo) ha contribuito notevolmente ad innalzare i livelli delle dighe poiché ha permesso lo scioglimento di gran parte della neve residua: infatti a Mignano si sono registrati circa 63 mm di pioggia, mentre al Molato abbiamo registrato circa 50 mm di pioggia”.
“Oltre ad auspicare, grazie all’accumulo di acqua svolto dalle nostre dighe, una buona stagione irrigua in Val Tidone e Val d’Arda, sarà possibile nel contempo usufruire di questa stessa risorsa a scopo energetico sfruttando la forza idrica per produrre energia pulita mediante le centrali idroelettriche” conclude il presidente del Consorzio Fausto Zermani.
Le copiose nevicate che si sono abbattute sul territorio piacentino in questi ultimi mesi e le recenti intense precipitazioni dei giorni scorsi, hanno notevolmente contribuito ad innalzare i livelli dei laghi delle due dighe, Molato e Mignano.
Inoltre va evidenziato che le recenti precipitazioni fanno aumentare il rischio di frane e smottamenti, realtà presente su tutto il territorio montano, in particolare in alcune località del crinale dove il risveglio di movimenti franosi si ripete regolarmente ogni anno in questa stagione.
I tecnici del Consorzio di Bonifica fanno sapere che le opere di bonifica hanno svolto il loro compito. La situazione è in costante monitoraggio e i tecnici del Consorzio tutelano le zone maggiormente a rischio.
“In questo momento, spiega il tecnico del Consorzio di Bonifica Angelo Mussi, la situazione delle risorse idriche della nostra provincia risulta essere decisamente soddisfacente; infatti sia la diga di Mignano sia quella del Molato hanno raggiunto già buoni livelli e probabilmente potranno soddisfare le richieste irrigue della prossima stagione estiva”.
“Alcuni dati significativi sono le piovosità e le nevicate presso le località Molato e Mignano: infatti – spiega il geom. Mussi – dal primo gennaio ad oggi in località Molato si è registrata una piovosità pari a circa 154 mm. In località Mignano invece, sempre dal 1 gennaio ad oggi, si è registrata una piovosità pari a circa 248 mm. Per quanto riguarda le nevicate invece, al Molato dal 1 gennaio sono caduti 98 cm di neve contro i 170 cm di Mignano, per un totale complessivo di oltre due metri e mezzo di neve, facendo in questo modo innalzare il livello dei rispettivi laghi.
Importante sottolineare che l’evento piovoso della scorsa settimana (dal 6 al 9 marzo) ha contribuito notevolmente ad innalzare i livelli delle dighe poiché ha permesso lo scioglimento di gran parte della neve residua: infatti a Mignano si sono registrati circa 63 mm di pioggia, mentre al Molato abbiamo registrato circa 50 mm di pioggia”.
“Oltre ad auspicare, grazie all’accumulo di acqua svolto dalle nostre dighe, una buona stagione irrigua in Val Tidone e Val d’Arda, sarà possibile nel contempo usufruire di questa stessa risorsa a scopo energetico sfruttando la forza idrica per produrre energia pulita mediante le centrali idroelettriche” conclude il presidente del Consorzio Fausto Zermani.