Organismi democratici di autogoverno del territorio ed unico esempio applicato di federalismo fiscale, i Consorzi di bonifica italiani sono un modello imitato nel mondo; basti pensare che, non solo in Europa ma addirittura in Cina, sono migliaia le esperienze nate sulla base di quanto in essere nel nostro Paese.
L’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, grazie al supporto organizzativo dell’Unione Veneta Bonifiche, ha così deciso di dare visibilità anche ad esempi della ricerca applicata, che i Consorzi di bonifica stanno svolgendo in Italia. L’occasione è “SEP – Green R.evolution Exhibition”, manifestazione fieristica, giunta alla 24° edizione ed in programma a Padova da (domani) 19 a venerdì 22 marzo: in un’apposita area espositiva saranno presentate alcune novità, segno tangibile di una capacità, che sta attirando l’attenzione internazionale.
L’esempio più eclatante è Irriframe, il “Sistema Esperto” che permette, grazie alla combinazione di più parametri (dal tipo di coltura alle previsioni meteo, dall’umidità del terreno alle disponibilità idriche), di fornire all’agricoltore il consiglio migliore per l’irrigazione, arrivando ad un risparmio fino al 25% del fabbisogno idrico; tale tecnologia è già stata adottata dall’Unione Europea come parametro per la concessione di contributi comunitari.
Altra opportunità dalle importanti prospettive economiche è il “microelettrico”, vale a dire la produzione di energia con salti d’acqua anche solo di un metro e mezzo: ciò grazie alla moderna applicazione della “vite di Archimede”. I Consorzi di bonifica gestiscono, in Italia, una rete idrica superficiale di circa 200.000 chilometri: grazie a questa applicazione, potrebbe diventare un importante “deposito energetico”!
Sicuramente spettacolare è la sperimentazione legata ai pannelli solari galleggianti, la cui applicazione, già in atto, permette la produzione fotovoltaica, evitando inconvenienti antiestetici al paesaggio del nostro Bel Paese.
Interessanti esperienze coinvolgono aspetti più meramente ambientali: dagli ossigenatori a pannelli fotovoltaici per contrastare le morie estive di pesci, dovute al gran caldo, ai “reef artificiali”, barriere subacquee per incentivare il ripopolamento ittico delle lagune.
In una logica di “trasparenza”, gli enti di bonifica riservano grande attenzione anche ai propri consorziati: ecco quindi i sistemi GPS e georeferenziati per poter, via Internet, controllare costantemente la situazione del territorio e le attività svolte.
Di tutto questo si parlerà nel corso del convegno “Consorzi di bonifica: innovazioni e tecnologie a servizio del territorio”, in calendario nella mattinata di mercoledì 20 marzo p.v., presente il Presidente A.N.B.I., Massimo Gargano, che terrà la relazione introduttiva.
“E’ questo l’avvio di una partnership con PadovaFiere – commenta Gargano – che si concretizzerà nel progetto Aquater – Salva(e)guardiamo il territorio, un contenitore di eventi anche espositivi, dedicati alla gestione e tutela del suolo, un settore nel quale, secondo il Ministero dell’Ambiente, serviranno, nei prossimi anni, investimenti per almeno 40.000 milioni di euro.”
L’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, grazie al supporto organizzativo dell’Unione Veneta Bonifiche, ha così deciso di dare visibilità anche ad esempi della ricerca applicata, che i Consorzi di bonifica stanno svolgendo in Italia. L’occasione è “SEP – Green R.evolution Exhibition”, manifestazione fieristica, giunta alla 24° edizione ed in programma a Padova da (domani) 19 a venerdì 22 marzo: in un’apposita area espositiva saranno presentate alcune novità, segno tangibile di una capacità, che sta attirando l’attenzione internazionale.
L’esempio più eclatante è Irriframe, il “Sistema Esperto” che permette, grazie alla combinazione di più parametri (dal tipo di coltura alle previsioni meteo, dall’umidità del terreno alle disponibilità idriche), di fornire all’agricoltore il consiglio migliore per l’irrigazione, arrivando ad un risparmio fino al 25% del fabbisogno idrico; tale tecnologia è già stata adottata dall’Unione Europea come parametro per la concessione di contributi comunitari.
Altra opportunità dalle importanti prospettive economiche è il “microelettrico”, vale a dire la produzione di energia con salti d’acqua anche solo di un metro e mezzo: ciò grazie alla moderna applicazione della “vite di Archimede”. I Consorzi di bonifica gestiscono, in Italia, una rete idrica superficiale di circa 200.000 chilometri: grazie a questa applicazione, potrebbe diventare un importante “deposito energetico”!
Sicuramente spettacolare è la sperimentazione legata ai pannelli solari galleggianti, la cui applicazione, già in atto, permette la produzione fotovoltaica, evitando inconvenienti antiestetici al paesaggio del nostro Bel Paese.
Interessanti esperienze coinvolgono aspetti più meramente ambientali: dagli ossigenatori a pannelli fotovoltaici per contrastare le morie estive di pesci, dovute al gran caldo, ai “reef artificiali”, barriere subacquee per incentivare il ripopolamento ittico delle lagune.
In una logica di “trasparenza”, gli enti di bonifica riservano grande attenzione anche ai propri consorziati: ecco quindi i sistemi GPS e georeferenziati per poter, via Internet, controllare costantemente la situazione del territorio e le attività svolte.
Di tutto questo si parlerà nel corso del convegno “Consorzi di bonifica: innovazioni e tecnologie a servizio del territorio”, in calendario nella mattinata di mercoledì 20 marzo p.v., presente il Presidente A.N.B.I., Massimo Gargano, che terrà la relazione introduttiva.
“E’ questo l’avvio di una partnership con PadovaFiere – commenta Gargano – che si concretizzerà nel progetto Aquater – Salva(e)guardiamo il territorio, un contenitore di eventi anche espositivi, dedicati alla gestione e tutela del suolo, un settore nel quale, secondo il Ministero dell’Ambiente, serviranno, nei prossimi anni, investimenti per almeno 40.000 milioni di euro.”